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CTH 484

Citatio: F. Fuscagni (ed.), hethiter.net/: CTH 484 (TX 07.10.2013, TRit 02.02.2017)



§15'
148 -- [Quando si finisce]
149 -- si prendono ciottoli
150 -- [ . . . ] . . . [ . . . ]
151 -- [ . . . ] . . . [ . . . ]
152 -- [(Il sacerdote esorcista) ini]zia [il 'rituale secondario']37:
153 -- un uccello per il huwalzi- e per il talaḫulzi-, un uccello per il tari-38 e per il tuburburi-, un uccello per il ḫiliḫi39 (e) per il tabiḫi40, un uccello per lo šadandi41e per lo unalzi,42 un uccello per lo uniḫi- e per lo ananešḫi-
Per l'integrazione cfr. Haas – Wilhelm 1974, 160.
Qui inizia 1321/u.
Qui inizia 1321/u.
L'interpretazione qui proposta è un'alternativa rispetto all'interpretazione più comune che considera EGIR come preposizione riferita a SISKUR (cfr. Haas – Wilhelm 1974, 161, passim): “Dann stellt er sich (sc. Der Priester) hinter die Ritualhandlung/Opfer”. Si suppone infatti che EGIR.SISKUR, così come EGIR.KASKAL possa talvolta significare anche“strada, via di ritorno” (cfr. per es. CHD P, 254 sub pē har(k)- 1b), potrebbe significare letteralmente “rituale di ritorno” nel senso che indica un rituale che ha una funzione in qualche modo diversa rispetto al rituale principale; sarebbe, quindi, una sorta di di “rituale secondario” o di “rituale parallelo”. In tal modo il verbo tiya- sarebbe da interpetare con il suo signficato secondario di “iniziare, accingersi a” (ted. eintreten). Del resto che possa trattarsi di un rituale secondario o parallelo al principale, è confermato dal fatto che la formula introduce la serie di termini rituali hurriti, la cui recitazione sempre racchiusa in un paragrafo a sé stante, verrebbe a costuire una sezione a sé, una sorta di 'rituale nel rituale'.
Per questi termine hurrita cfr. Haas 1998, 245 con n. 230.
Cfr. Haas 1998, 219 con signficato “Mitteilung” dalla radice ḫil “mitteilen”.
Forse connesso alla radice tab- “gießen”, cfr. Haas 1998, 244 con n. 229.
In questo termine d'evocazione si può rintracciare la radice šad- “to give back, replace, compensate”, per cui cfr. Dincol et al. 1993, 102 n. 78 e Neu 1996, 299. Cfr. anche CHD Š, 312.
Probabile significato “Eintreffen, Ankunft” dalla radice un- “kommen”; cfr. ChS I/9, 249.

Editio ultima: Textus 07.10.2013; Traductionis 02.02.2017